Luca Grazioli

Ciao! Mi chiamo Luca Grazioli, sono un chitarrista professionista e sono
innamorato del mio lavoro. Questo mi rende una persona davvero felice.

Luca Grazioli

Ciao! Mi chiamo Luca Grazioli, sono un chitarrista professionista e sono
innamorato del mio lavoro. Questo mi rende una persona davvero felice.

Luca Grazioli

Ciao! Mi chiamo Luca Grazioli, sono un chitarrista professionista e sono
innamorato del mio lavoro. Questo mi rende una persona davvero felice.

In questa pagina racconterò la mia storia e il mio approccio alla didattica.
Se sei interessano solo alle mie esperienze professionali

la mia storia

story

Dedico ogni momento a suonare, a insegnare e studiare.
Cerco di migliorare la mia didattica e perfezionare il modo per trasferire ciò che so.

La musica è la mia vita e dopo tante peripezie, nel 2002, sono finalmente riuscito a trasformarla in un lavoro.

Provengo da una famiglia in cui mio padre suonava la fisarmonica, mio fratello il pianoforte e mio zio il sax. Nessuno di loro era professionista, nella vita facevano altro, ma erano davvero in gamba.

Nonostante questa realtà famigliare iniziai a studiare musica abbastanza tardi, a 17 anni.
In realtà il mio desiderio di suonare uno strumento nacque da adolescente, attorno ai 12 anni. Amavo la batteria! Ma per questioni di vicinato lasciai perdere. Sconfortato, ci vollero ben 5 anni per decidermi di iniziare con la chitarra.
Per i cinque anni successivi (dai 17 ai 22 anni) ho cercato di imparare la chitarra da autodidatta. Impresa non facile in un epoca in cui non c’erano i tutorial di Youtube e le app che rallentano i brani. Io indaffarato a praticare gli aspetti basilari della musica e della chitarra, mentre mio fratello già  “tirava giù” i temi degli standard jazz!
Finalmente, dal ‘96, mi sono potuto permettere delle lezioni private con i maestri Maurizio Scotti, Tiziano Repetti, Silvio Piccioni, Graziano de Murtas e saltuariamente con Gigi Cifarelli.
Ho poi frequentato la Lizard di Pavia con Fabio Casali e il Master Professionale alla Lizard di Milano con Osvaldo di Dio.
Chitarra jazz al Cemm di Bussero (MI) con Walter Donatiello e arrangiamento con Giovanni Tommaso.
Attualmente sto frequentando i Civici Corsi di Jazz della Civica Scuola Di Musica “Claudio Abbado” di Milano per conseguire la Laurea in Chitarra Jazz.
Parallelamente al mio percorso di crescita come musicista ho frequentato corsi per insegnanti di musica per acquisire maggior professionalità nell’insegnamento.
Nel 2010 ho ottenuto l’abilitazione all’insegnamento dei metodi Lizard, nel 2012 l’abilitazione Yamaha e nel 2019 l’abilitazione RockSchool LTD.

Negli anni ho avuto la possibilità di insegnare in diverse scuole della Lombardia e quindi ho avuto il privilegio di conoscere e seguire tanti studenti. L’interazione mi ha aiutato a capire quali fossero realmente le cose da insegnare. Se non altro, le priorità. Cosa insegnare prima e cosa dopo.

All’attività didattica affianco un’intensa attività live. Partecipo a numerosi progetti musicali e formazioni unplugged. Suono vari generi musicali e spesso ho la fortuna di suonare e collaborare con bravissimi musicisti, professionisti e non professionisti.

didattica

didattica
Negli anni ho scoperto l’amore per la didattica, una passione che mi ha sempre spinto a perfezionare i contenuti e renderli accessibili anche a chi non ha un talento innato.
Avendo provato, da ragazzo, la fatica nell’essere autodidatta, ho sentito l’esigenza di organizzare e semplificare il materiale, creando quindi un programma didattico.
L’organizzazione, la consequenzialità e la progressività rappresentano l’unico sistema per raggiungere e far raggiungere i risultati.

Con il tempo ho inoltre imparato un altro aspetto importante: la pazienza nell’assegnare troppo materiale da studiare. Nessun insegnante dovrebbe mai dimenticare le difficoltà che lui stesso ha dovuto affrontare all’inizio del suo percorso.

Provo gioia quando un allievo raggiunge un risultato, indipendentemente dal suo livello, e gratificazione quando riesco a rendere piacevole il percorso pur nella fatica.
Appunto… il percorso. È fondamentale che lo studente capisca quanto sia importante.
La  motivazione. Spiegare i concetti e contestualizzarli nella pratica (si impara a suonare suonando).
Credo poi che le lezioni debbano far venire voglia di studiare. Ricordo una frase di un mio insegnante:
“il problema non è trovare il tempo per studiare,  il problema è trovare la voglia”.
Ci sarebbero altre cose da dire in merito all’insegnamento e all’apprendimento. Se ti va ne parliamo. Contattami attraverso i miei social cliccando qui in basso. Ti aspetto!
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